Ci sono state tante volte all’Elba: sulla spiaggia di Marina di Campo, da bambina, a far castelli di sabbia e bagni col materassino a pois rosa e la maschera; da ventenne con gli amici dell’università in un bilocale scarcassato e balli sudati nella discoteca El Diablo (mi pare); con le amiche, in una splendida casa a pelo sull’acqua, a fare vita di mare, a cucinarsi gli spaghetti col nero di seppia e a sballettare al Tinello. E potrei continuare con quella volta con i bambini, con quelli del teatro, etc.

Ma c’è stata solo QUELLA volta. Quella volta in cui la mia vita è completamente cambiata.

Se il giorno prima di partire ci si era giurati di non vedersi mai più, il caso volle che, per sbaglio, si dimenticò la carta d’identità sulla mia scrivania. Poi avere un’amica che ti lancia sul traghetto senza tanti preamboli aiuta.

Passammo cinque giorni tutti insieme, sei o sette amici. In una casa a Portoferraio Alta.

Era fine agosto e furono cinque giorni in cui l’Isola era sotto un incantesimo. La notte gli animali impazzivano e si sentivano cani ululare e uccelli vorticare nel cielo, la luna sembrava sempre piena, il vento di notte soffiava all’impazzata. In questa cornice strampalata, gotica e mistica allo stesso tempo ci siamo innamorati. Siamo ancora sotto l’incantesimo e finchè dura ce lo godiamo. Poi… chissà! Ma sicuramente l’Elba ha avuto la sua parte. Di notte, mentre gli altri dormivano, noi furtivamente scendevamo le scale e uscivavamo fuori. Andavamo a giro per una Portoferraio deserta e tempestosa. Ci sdraiavamo nei ripidi vicoli e guardavamo le nuvole passare velocissime sopra di noi.

Di giorno mangiavamo cecina, di sera arrivavano puntualmente le promesse maschili che si sarebbe cenato tutti con la paranza appena pescata… e finivamo a rimangiare cecina. Ma quanto era buona!

Potevamo non tornare con i nostri bambini dopo qualche anno? Certo che no!

La magia notturna ce la siamo goduta poco, anche le corse in moto con il vento che mi scompigliava i capelli lunghi erano un lontano ricordo, e figuriamoci le gare di biglie alla Biodola mentre faceva sera. A dire il vero nemmeno le risate a tavola quando Lui per sbaglio faceva piedino alla mia amica seduta accanto, ma sicuramente abbiamo vissuto l’Elba in maniera diversa e quindi, l’abbiamo conosciuta anche sotto altri aspetti. Come quella di isola accessibile e comodissima anche con i bambini piccoli!

RIO MARINAIMG_3870Abbiamo voluto cambiare zona ed esplorare una a noi poco conosciuta come quella orientale. Avevo alloggiato quasi sempre a Portoferraio, che per me rimane il posto migliore dove far base alla scoperta dell’isola. Seguito da Marina di Campo, Porto Azzurro e Marciana Marina.

Rio Marina è un posto placido e tranquillo, che ti regala un paesaggio sul rossastro dovuto ancora alla presenza di pagliuzze di ferro sulle case, sulle strade e sulla sabbia. Ma se è la prima volta per voi su quest’isola toscana, non ve la consiglio come base, dal momento che è tagliata un po’ fuori e la strada per raggiungere le altre zone non aiuta.

Sicuramente la sera, però, dà il meglio di sè.IMG_3872Quando le luci dei locali e dei ristoranti si riflettono sull’acqua talmente piatta che sembra dipinta da un pittore impressionista.IMG_3881Tutte le sere facevamo la passeggiata al mare, chiamata agli Spiazzi, e si saliva al faro facendo finta di essere pericolosi pirati.IMG_3891Lasciavamo sempre il nostro galeone ormeggiato nella piazza centrale del paese.IMG_3867IL MUSEO DEI MINERALI DELL’ELBA E DELL’ARTE MINERARIA A RIO MARINAIMG_3712A Rio Marina si trova questo piccolo museo molto adatto anche ai bambini. Qui sono esposti tutti i campioni dei minerali che si trovano sull’isola. Ma soprattutto sono stati ricreati gli ambienti originali della miniera, dove i bambini impazziranno tra gli strumenti dei minatori ed entrando nella galleria perfettamente ricostruita.

Mentre Giulio guardava torvo, Pietro era convinto di essere entrato nella miniera dei sette nani e non si capacitava come mai i nani si fossero portati via tutti i diamanti!

C’è anche la possibilità, con un trenino, di fare un’escursione alla miniera vera e propria. Se volete maggiori informazioni QUI trovate tutto.

SPIAGGIA DI ORTANO – RIO MARINA

A pochi chilometri da Rio Marina si trova questo piccolo golfo che noi abbiamo trovato, a giugno, deserto. Si parcheggia in prossimità del villaggio turistico Ortano Mare e poi si prosegue a piedi, per 300 metri, per uno sterrato adatto anche ai passeggini.IMG_3489Sarà stata la fortuna di avere una spiaggia solo per noi, gli splendidi fondali rocciosi da vedere facendo snorkeling, piccole baiette da raggiungere a nuoto, la vista sul verde isolotto di Ortano – se volete raggiungerlo a nuoto sono 600 metri, auguri – ma ve la stra-consiglio. Che la troviate deserta non ve lo assicuro, noi eravamo lì la prima settimana di giugno.

SPIAGGIA DI REALE – TRA RIO MARINA E PORTO AZZURROIMG_3825Scendendo ancora più a sud, prima del paese di Porto Azzurro, si trova questa comoda baia. Si parcheggia proprio davanti alla spiaggia, c’è la possibilità di noleggiare un ombrellone con due lettini, prendere un gelato o un’insalatona al bar sulla spiaggia. Il tutto in un contesto ambientale meraviglioso e intatto.

IMG_3836SPIAGGIA DI NAREGNO – TRA PORTO AZZURRO E CAPOLIVERIIMG_3647Sempre più a sud, si parcheggia anche qui davanti alla spiaggia di sabbia fine. Ci sono molti stabilimenti balneari, ma anche spiaggia libera. E’ un golfo più turistico rispetto agli altri due ma io l’ho trovato incantevole.IMG_3650IMG_3626PORTO AZZURRO

Visto che a questo punto siete vicini, andate a prendervi un gelato nel bar della piazzetta di Porto Azzurro. O fatevi un aperitivo molto alcolico, che dopo tutto il giorno in spiaggia con due bambini piccoli, ci vuole!

Camminate lungo il molo riparato dal vento, frequentatissimo d’estate.IMG_3566oppure nelle vie interne dove si affacciano case fiorite con giardini cromatici e vivaci. 

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Fermatevi ad una panchinaIMG_3535e non avrete nessuna difficoltà a capire perchè gli abitanti, nel 1947, vollero cambiargli nome, da Portolongone a Porto Azzurro, un inno alle sue meravigliose acque cristalline che risaltano col verde della rigogliosa vegetazione e col rosso degli scogli.

CAPOLIVERI

A pochi chilometri da Porto Azzurro si trova questo paesino da cui si gode una splendida vista che spazia fino alle isole del Giglio, di Montecristo e di Pianosa.IMG_5028E’ sicuramente tra i paesi più belli dell’isola, se non IL più bello a detta di tanti turisti ed elbani.

Si narra che Capoliveri fu l’unico paese che non accolse con entusiasmo Napoleone, che all’Elba ci fece un breve esilio tra il 1814 e il 1815. Irritato, Napoleone decise di radere al suolo il paese, ma fu fermato da una bellissima donna, abitante di Capoliveri, che riuscì a persuaderlo.

Capoliveri domina il Golfo dell’Innamorata dove merita senz’altro una sosta la sua omonima spiaggia. Questo è un tratto di costa ancora non molto urbanizzato e, a tratti, oserei definirlo selvaggio. Ve la consiglio al tramonto! C’è anche una leggenda legata al nome di questa spiaggia: di due amanti, tragicamente allontanati per mano di feroci pirati. Olè!

GOLFO DI LACONAIMG_3729A sud dell’isola si trova questo splendido, turistico e attrezzatissimo golfo. Con tante strutture ricettive, care rispetto ad altre zone, ma anche con tanti campeggi.

E’ adattissimo alle famiglie con bambini per la sua lunga spiaggia di sabbia fine e l’acqua cristallina che degrada lentamente. Dietro alla spiaggia, una fresca pineta per le sieste di grandi e piccini. Solo grandi nel nostro caso. Di nuovo, ora insieme a me…. Olè!IMG_3738SEMPRE A SUD

Si trovano due delle spiagge più belle di tutta l’isola: Fetovaia e Cavoli.

Tra l’altro si trovano a pochi chilometri l’una dall’altra e con una strada che le collega panoramicissima. Sono spiagge turistiche e attrezzate ma, se riuscite ad accaparrarvi un posticino al mattino presto, sarete ricompensati con un mare stupendo.

A NORD

Se, come già detto, Portoferraio è il mio paese del cuore, non da meno sono le sue vicine spiagge: Le Viste, la spiaggia del centro storico del paese, Le Ghiaie, la spiaggia di Portoferraio per eccellenza, Padulella e Capo Bianco, che si trovano sulla strada che porta a Capo Enfola.

Una nota speciale alla spiaggia della Biodola, dove da ventenne ci ho trascorso pomeriggi e serate con gli amici dell’università, bagni notturni e sfide a biglie da più grande. Tornarci con loro, i nani, è stata una gioia. E poi un dolore.. a far spietati confronti davanti a foto in bikini!IMG_3806-2IMG_3954Dovunque andrete, nella terza isola più grande d’Italia, sarà una magica scoperta: calette nascoste, golfi sabbiosi, paesi arroccati, forni che vendono cecine unte e salate al punto giusto, ristorantini in riva al mare, o a picco sul mare. Ville panoramiche che hanno ospitato personaggi come Napoleone, cabinovie che si inerpicano sul Monte Capanne, fino a sopra mille metri. Percorsi di trekking a laghetti di montagna, escursioni in barca in mezzo al blu più blu, snorkeling, kayak e bancarelle serali dove trovare sempre qualcosa da comprare.